Sono Elena Sorrentino (@elena-sorrentino), un’architetta italiana che, grazie alla mia professione, ho avuto il privilegio di lavorare in oltre dieci paesi. Attualmente, mi trovo a Dubai, impegnata nella realizzazione di un nuovo hotel nel rinomato quartiere di Marina, un’area che rappresenta al meglio lo spirito di innovazione e crescita che caratterizza questa città.
Se sei un architetto e stai valutando l’opportunità di esplorare nuovi orizzonti professionali all’estero, comprendere le motivazioni che possono guidare questa scelta è fondamentale. In questo articolo, mi prefiggo di condividere alcuni criteri per selezionare la destinazione più adatta a te e di illustrare le nazioni che, al momento, offrono le migliori opportunità nel campo dell’architettura.
Gli architetti italiani e la prospettiva internazionale: un’analisi
In Italia, contiamo attualmente 157.000 architetti, un dato emerso dallo studio “The Architectural Profession in Europe 2016” redatto dall’Architects’ Council of Europe. Il 28% di questi professionisti ha meno di 40 anni, simbolo di una generazione aperta al cambiamento e al continuo apprendimento. Nonostante il notevole volume d’affari generato dal settore dell’architettura nel nostro Paese, molti sono i professionisti che scelgono di intraprendere percorsi lavorativi all’estero, spinti da un indice di soddisfazione lavorativa piuttosto basso.
Perché considerare un’esperienza lavorativa all’estero?
Le ragioni possono essere diverse: dalla saturazione del mercato italiano, che conta un quarto degli architetti in Europa, alle limitate prospettive di carriera e alle sfide economiche, caratterizzate da retribuzioni non sempre in linea con l’impegno richiesto. Inoltre, l’esperienza internazionale non solo arricchisce il curriculum, ma amplia le competenze e le possibilità di crescita professionale. Essere italiani può rappresentare un vantaggio competitivo, grazie alla reputazione di qualità, bellezza ed eccellenza che il nostro “italian way of life” evoca nel mondo.
Scegliere il Paese più adatto: criteri e opportunità
La decisione su quale nazione puntare dovrebbe basarsi su diversi fattori, come il potenziale di crescita economica e urbanistica del Paese e le condizioni di vita e lavorative offerte. La Svizzera, ad esempio, si distingue per le elevate retribuzioni, mentre Paesi come la Norvegia e il Panama offrono interessanti opportunità di crescita e innovazione nel settore.
Consigli per trovare lavoro come architetto all’estero
Prima di avventurarti in questa esperienza, è essenziale informarsi sui requisiti professionali richiesti, come l’abilitazione alla professione e l’assicurazione professionale. L’apprendimento della lingua locale o dell’inglese è altrettanto fondamentale per integrarsi nel contesto lavorativo internazionale.
Concludo invitandoti a considerare l’esperienza all’estero non solo come una sfida professionale, ma come un’opportunità di crescita personale e culturale. Dubai, con il suo dinamismo e la sua apertura verso l’innovazione, rappresenta per me un esempio lampante delle possibilità infinite che il mondo può offrirti.
Elena Sorrentino (@elena-sorrentino)
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