Il 2024 inizia con la Cina che segna un punto significativo nella corsa globale all’innovazione, sfidando il dominio americano nel panorama delle startup. Nonostante un generale rallentamento degli investimenti in venture capital, la Cina ha dimostrato una vitalità eccezionale, aggiungendo 56 nuovi unicorni al suo portafoglio nel solo anno precedente, segnando una media impressionante di un nuovo unicorno a settimana.
L’Hurun Global Unicorn Index 2024 evidenzia come il Paese si confermi come una fucina di innovazione, con gli Stati Uniti che ancora guidano con 70 nuovi unicorni. Tuttavia, la crescita cinese è testimonianza di una strategia ben orchestrata che pone l’innovazione tecnologica e la sostenibilità al centro delle sue priorità economiche.
A livello globale, il numero di unicorni ha raggiunto quota 1.453, dimostrando come la maggior parte di questi giganti si concentri in Cina e negli Stati Uniti. Significativamente, la Cina ha mostrato una notevole predisposizione verso settori futuristici come l’intelligenza artificiale, i semiconduttori e le energie rinnovabili.
Esempi eclatanti come ByteDance, valutata 220 miliardi di dollari, e altre aziende emergenti come Ant Group e Shein, sottolineano come la Cina non sia solo un seguace ma un leader nell’arena globale. Questa tendenza non solleva solo questioni economiche ma anche geopolitiche, con l’Europa che rischia di rimanere a guardare se non riesce a colmare il divario in termini di innovazione.
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